Giro d’Italia 2019, Vegni: “Vorrei che ci fosse Thomas, Froome tornerà in futuro”
Mauro Vegni non esclude del tutto la partecipazione di Geraint Thomas al Giro d’Italia 2019. Il corridore gallese dovrebbe difendere la propria maglia gialla al Tour de France, ma nel corso del mese di gennaio ha ventilato anche la possibilità di assaltare la maglia rosa. L’atleta del Team Sky è consapevole di non potersi giocare completamente le proprie carte alla Grande Boucle, dove come minimo dovrebbe condividere il ruolo di leader con Chris Froome, una presenza certo non semplice in squadra. Per questo quindi una partecipazione alla competizione italiana, dopo la sfortunata esperienza del 2017, non sembra così impensabile.
Secondo quanto riportato quest’oggi da Cycling Weekly, il gallese potrebbe rivelare la propria decisione già questo giovedì. Alcune fonti vicine alla squadre avrebbero tuttavia suggerito che l’eventuale partecipazione servirebbe soltanto per preparare il Tour de France e aiutare i capitani designati, vale a dire Egan Bernal e Gianni Moscon. Quest’ultima ipotesi sembrerebbe contraddire una delle motivazioni che porterebbero il britannico in Italia, appunto l’impossibilità di essere unico leader in Francia, ma già da questa settimana si potrebbero avere ulteriori sviluppi.
Il direttore del Giro d’Italia Mauro Vegni ha commentato al giornale britannico: “Vedremo, stimo aspettando la sua decisione. Di certo vogliamo che ci sia. Abbiamo un buon percorso per lui con rivali forti. È una corsa in cui non ci sarà un solo corridore a dominare. Per questo penso sia stimolante per uno come lui. Bisogna inoltre considerare che se un atleta punta tutto su un evento e non va come spera brucia tutta la stagione. Una squadra come il Team Sky ha diversi protagonisti e si possono dividere su più corse e portare un ciclista come lui al Giro. Questa corsa gli calza a pennello”.
Vegni ha poi speso qualche parola su Froome, che invece è già sicuro di andare in Francia: “So che a Froome il Giro è piaciuto molto l’anno scorso. È chiaro che un corridore come lui dopo aver vinto il Giro e alla sua età pensa al quinto Tour de France, come tutti gli altri grandi corridori in passato. Il suo obiettivo è molto chiaro e lo rispetto. Come quando l’anno scorso gli ho detto che aveva l’opportunità di completare la tripletta. Lo ha capito ed è venuto al Giro. Ora l’obiettivo è la quinta vittoria al Tour. Lo rispetto, ma lui stesso ha detto che in futuro vorrebbe tornare a correre al Giro“.
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